È bene sapere che lo stress di per se, non rappresenta per l’organismo ne un bene ne un male. Anzi, senza stress non esisterebbe il genere umano. Infatti anche se, la parola stress è usata come termine negativo, è anche una risposta fisiologica normale e positiva. Il corpo è in stretto intatto con l’esterno, per questo subisce continui cambiamenti fisiologici e psicologici. Lo stress fa parte di tutti gli esseri viventi, dunque nessuno ne è immune. Occorre soltanto distinguerlo tra due tipi : stress positivo (buono) e stress negativo (cattivo). Lo stress positivo è quello che ti da lo stimolo di fare, di provare entusiasmo; quello che ti da il controllo della situazione. Una persona con stress positivo è sicuramente ben integrata nella società, con autostima buona e un lavoro gratificante. Fonti di stress positivo possono essere obiettivi a lungo termine, un nuovo impiego, il matrimonio, una laurea, una gara sportiva, un viaggio. Tutto questo tiene lontano la depressione, la rabbia e l’angoscia. Basta non esagerare. Lo stress negativo è esattamente l’opposto: è quello che ti fa perdere il controllo sulle situazioni, come ad es. dover sopportare le lame tele di un datore di lavoro, e non poter far nulla per potersi “difendere”, tenersi tutto dentro. Ciò che contraddistingue lo stress positivo da quello negativo è il grado di insicurezza: ovvero lo stress è positivo quando è desiderato, ci dà la sensazione di dominare e perciò la vitalità cresce. Viceversa lo stress è negativo quando è spiacevole, accompagnato da disagio e soggezione. In altre parole lo stress buono è la capacità di investire ENERGIA in modo produttivo; quello cattivo è nient’altro che uno spreco di energia.